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Arcevia

Willkommen zu

Arcevia

und die 9 Schlösser
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Arcevia, einst Rocca Contrada, wurde 1201 als Gemeinde gegründet und war während des gesamten Mittelalters eine der wichtigsten Städte der Mark, die das umliegende Gebiet eroberte.
Die Stadt hat ihren mittelalterlichen Grundriss fast vollständig bewahrt und verfügt noch über einen Mauerring aus dem 15. Jahrhundert. Im oberen Tal des Flusses Misa gelegen, halb zum Meer und halb zum Apennin hin, ist es ein Land mit einzigartigen Landschaften, das wegen der Schönheit seiner Monumente und seiner außergewöhnlichen Lage (535 m über dem Meeresspiegel) als "Perle der Berge" bezeichnet wird, von der aus man eine bezaubernde Aussicht genießen kann.
Übersetzt mit DeepL.com (kostenlose Version)

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Centro Storico

Corso Mazzini ist die Straße, auf die die wichtigsten Gebäude ausgerichtet sind: Palazzo Mannelli Pianetti, die ehemalige Kirche San Giovanni Battista, der Palazzo dei Priori mit dem Misa-Theater, einem neoklassizistischen Schmuckstück.

Der Klosterkomplex von San Francesco beherbergt ein lebendiges Kulturzentrum, zu dem das Staatliche Archäologische Museum gehört, das bedeutende archäologische Dokumente des arcevianischen Territoriums sammelt, sowie die Dauerausstellung der Werke dreier großer Künstler des 20. Jahrhunderts, die Arcevia als kleinsten gemeinsamen Nenner hatten: Quirino Ruggeri, Edgardo Mannucci und Bruno d’Arcevia. Die gallischen Grabbeigaben aus der gallischen Nekropole von Montefortino (4. Jh. v. Chr. – 3. Jh. v. Chr.) sind prächtig.

Die Barocke Kollegialkirche San Medardo, die seit 1208 bezeugt ist, beherbergt wahre Meisterwerke der Kunst: zwei außergewöhnliche Werke des großen Renaissancekünstlers Luca Signorelli, eine monumentale Altarfront aus glasierter Terrakotta von Giovanni della Robbia, einem führenden Vertreter der berühmten Florentiner Werkstatt, sowie Gemälde von Ercole Ramazzani, Claudio Ridolfi und Simone Cantarini.

Nicht zu versäumen ist der Leopardi-Garten, einer der schönsten Parks der Region.

Zahlreiche kulturelle Veranstaltungen finden im historischen Zentrum und in den verschiedenen Casinos statt.

Itinerari Robbiani

Arcevia conserva il maggior numero di opere robbiane nelle Marche. Tre sono le sedi dell’itinerario: nel centro storico la chiesa di S.Maria del Soccorso, che ospita un altare invetriato raffigurante l’Annunciazione, opera di Mattia Della Robbia, e la Collegiata di San Medardo, dove sono esposti il maestoso altare con la Vergine dei miracoli e le due statue dipinte di Santa Caterina e della Maddalena di Giovanni Della Robbia ed altri capolavori tra cui il Paliotto, il Crocifisso di Mattia Della Robbia.

La terza tappa dell’itinerario è la chiesa di S.Lorenzo, nel castello di Avacelli,dove si possono ammirare un Crocifisso e uno spettacolare altare in terracotta dipinta, opera di una bottega marchigiana influenzata dai Della Robbia.

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I Castelli di Arcevia

I nove castelli costituiscono una delle attrazioni principali di Arcevia: nel Medioevo furono presidi strategico-militari indispensabili per la difesa del territorio e della città e ancora oggi mantengono intatti gli assetti urbanistici e le cinta murarie del periodo medioevale.

Si trovano in piccoli centri abitati di notevole importanza storico-artistica che meritano di essere visitati uno per uno: Avacelli, Castiglioni, Caudino, Loretello, Montale, Nidastore, Piticchio, Palazzo e San Pietro in Musio.

La conformazione del paesaggio rende ogni località particolarmente adatta per fare passeggiate ed escursioni, anche in mountain-bike.

Un salto nel passato visitando Museogiocando a Piticchio

Nel castello di Piticchio ad Arcevia è possibile visitare Museogiocando, uno splendido museo dedicato al modellismo ed al giocattolo d’epoca.

Circa 5000 giocattoli d’epoca che avrete probabilmente visto a casa dei vostri genitori e dei vostri nonni: modellini di treni e ferrovie in miniatura, modellini d’auto, bambole, soldatini.

I primi giocattoli industriali ed i giocattoli degli anni del boom economico.

Da segnalare sette grandi plastici ferroviari di varie epoche perfettamente funzionanti, su uno dei quali corrono autentici treni degli anni trenta del secolo scorso.

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