Feel Senigallia wird Sie daran erinnern, was Sie tun können und welche aufregenden Neuigkeiten es in der Stadt (und den umliegenden Gebieten) gibt.
Venerdì 6 gennaio alle ore 17.00 al Teatro La Fenice di Senigallia Circo Zoé presenta "Deserance".
Ingresso € 5.00
Deserance è un incubatore di parole. Da solo non ha un senso proprio, ma prende forma nella pluralità dei significati che contiene. In questo modo viene immaginata e costruita la nuova creazione di Circo Zoé. Un insieme di identità e di visioni che assumono un senso specifico solo se insieme.
La compagnia nel 2022 arriverà a 10 anni di attività: un percorso all’interno del quale gli artisti hanno sviluppato, insieme, una modalità e un linguaggio di scena. Questo linguaggio dai toni diretti e popolari caratterizzato da un colore festivo e colorato, è stato negli anni un elemento distintivo della poetica della compagnia. Il confronto con l’isolamento dato dall’emergenza sanitaria e il bisogno di interrogarsi sulla propria poetica in corpi diversi da quelli dei 10 anni precedenti, ha portato gli artisti della compagnia a confrontarsi per cercare delle nuove visioni d’insieme, sul palco.
Deserance è un insieme di parole, le quali rappresentano delle chiavi di indagine per lo spettacolo. Il Desiderio è quel motore che parte dal corpo, viscerale, in un certo senso innato. Un’urgenza creativa necessaria per tenere vivo il sentimento che giustifica una scelta di vita sempre al limite con se stessi. Può essere desiderio di movimento, desiderio allo stato puro, desiderio in continuo mutamento, frenetico o con una forma di inerzia in attesa di esplodere. Resta in ogni caso un motore fondamentale sul quale interrogarsi per potersi rinnovare e riadattare al se stesso nuovo. Deserance contiene in se l’erranza, padrona assoluta della vita della compagnia, indomabile e incontrollabile, movimento che da sempre conduce viandanti e pellegrini alla ricerca di un senso , di una finalità immanente. Uno stato di probabile inquietudine che si rinnova, si interroga sul cambiamento profondo delle proprie scelte e volontà. Ed infine la resistenza, forte e potente che sacrifica quell’io, che tanto trova spazio nella scena, ma che nel quotidiano è compromesso e subordinato al collettivo. Quella resistenza, inoltre, agli eventi esterni o interni che con ciclicità richiedono conferma e riaffermazione della scelta. In sostanza, se la bilancia dell’io sacrificato regge il peso, regge la sconfitta. Parole cariche di senso individuale e collettivo che danno voce agli artisti della compagnia in un momento dove è necessario fare delle scelte di onestà verso se stessi, ascoltarsi e ascoltare, osservarsi e osservare l’altro che si mette in gioco attraverso la prova delle proprie fragilità che delicatamente possono diventare, se non forza, almeno luogo sincero di incontro con sé e gli altri.
La creazione parte dunque con questi presupposti, con queste parole guida che attraverso la musica e il gesto acrobatico si interrogano. Queste fragilità emergono anche quando si sperimentano ambiti meno conosciuti così come il movimento danzato, la voce, le sperimentazioni musicali dove la voce lirica incontra sonorità contemporanee. La creazione è quindi frutto di un ascolto parlato che poi si declina in scena attraverso metodi molto diversi e complementari. Uno di questi è la collettivizzazione delle discipline, cioè l’insegnamento di competenze e conoscenze acrobatiche e non, che non sono competenze di tutta la compagnia; il movimento danzato, il canto, le portée acrobatiche, il palo cinese. Diventano linguaggio comune dove, a seconda della propria esperienza, ognuno può provare a dialogare con l’altro e ad incontrare l’altro in un linguaggio comune. Attraverso queste esperienze e sperimentazioni è facile incontrare sorrisi di imbarazzo e timidezza che diventano elementi di autenticità e forza narrativa. Le parole del titolo a questo punto risuonano non come meri concetti ma piuttosto come idee creative dove si trova lo spazio per una drammaturgia ricca di senso comune e individuale. La regia non è affidata ad una persona esterna ma è interna alla compagnia stessa. Nonostante il bisogno e la necessità di incontrare persone esterne per essere condotti a sperimentare e imparare insieme, la linea narrativa, in continuità con i lavori precedenti della compagnia, verrà affidata ai componenti, dove negli anni si è lasciato il tempo di sviluppare competenze e capacità oltre che acrobatiche anche di ascolto narrativo. Una sfida sempre rischiosa ma che permette di sviluppare un proprio linguaggio originale, cioè in sostanza una propria visione del reale.
ARTISTI
CHIARA SICOLI, SIMONE BENEDETTI, ANOUCK BLANCHET, ADRIEN FRETARD, ANDREA CERRATO, MARIA CAROLINA SECKLER
MUSICISTI DIEGO ZANOLI, JEAN STENGEL, CAMILLA CORS
... ups, Sie kommen zu spät zu dieser Veranstaltung!
Keine Sorge, in Senigallia wird es Ihnen nie langweilig und Sie können an vielen anderen Veranstaltungen teilnehmen!
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