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MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO: la storia di un’infanzia, di un’emancipazione, del superamento delle difficoltà, attraverso un percorso di scoperta, di conoscenza di sé e di culture differenti.
Gabriela Eleonori e Saverio Marconi, dopo il grande successo di Variazioni Enigmatiche, tornano così a confrontarsi con un testo di Schmitt, e questa volta lo fanno con un racconto intimo, che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito tradizionale del tè turco: un procedimento lento, un sapore antico e familiare, durante il quale si snoda, emozionante, la storia di Monsieur Ibrahim.
È la storia di un’infanzia, “l’infanzia che bisogna lasciare” o quella “da cui bisogna guarire”, di un’emancipazione, del superamento delle difficoltà attraverso un percorso di scoperta, di conoscenza di sé e di culture differenti. Mondi (o sottomondi) che si incontrano, coabitano, in un invito al rispetto delle identità altrui e alla ricerca delle radici comuni “oltre le barriere delle lingue, delle nascite, delle fedi” [G. Fofi, Postfazione]. Una religione fatta di saggezza, lentezza, amore per il bello e per la vita, tolleranza: i «fiori» del testamento spirituale di Monsieur Ibrahim.
Lo spettacolo sarà rappresentato a Palazzetto Baviera, appena restituito alla città, dal 18 ottobre fino al 12 novembre, per un numero limitato di spettatori ogni sera dal mercoledì alla domenica. Aggiunta una data straordinaria prevista per lunedì 30 ottobre. Orario spettacoli giorni feriali ore 21.00, domenica ore 17.00.
di Éric-Emmanuel Schmitt
un racconto di Gabriela Eleonori e Saverio Marconi
... ups, Sie kommen zu spät zu dieser Veranstaltung!
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