Ci pensa Feel Senigallia a ricordarti cosa fare e quali sono le novità entusiasmanti in città (e dintorni).
Arcevia sorge su una collina chiamata Monte Chisciano, propaggine della catena pre-appenninica del versante umbro-marchigiano. Immersa nel verde, domina la valle del Misa.
Arcevia sorge su una collina chiamata Monte Chisciano, propaggine della catena pre-appenninica del versante umbro-marchigiano. Immersa nel verde, domina la valle del Misa. Buona parte del territorio è compresa all’interno del Parco naturale della Gola della Rossa e di Frasassi, dove ambiente e tracce dell’uomo si fondono per offrire paesaggi come sospesi nel tempo. Le aree archeologiche, il nucleo storico fortificato, le collezioni d’arte e i castelli che la circondano fanno di Arcevia, l’antica Rocca Contrada, una delle città d’arte delle Marche più interessanti.
La cinta muraria si estende per circa un miglio. La sua forma attuale fu voluta da Francesco Sforza, che la fece fortificare da Roberto da San Severino con un efficiente sistema di torrioni, rivellini e relativi camminamenti. Quattro gli antichi ingressi fortificati ancora oggi conservati: porta Sant’Agostino, porta Santa Lucia, porta San Pietro (o del Forno) e porta del Sasso. Resti del Cassero, la rocca voluta dal cardinale Albornoz, sono visibili nel punto più alto del Monte Chisciano.
La Collegiata di San Medardo è un vero e proprio museo. Ricostruita sulla primitiva chiesa nel 1634, conserva opere di Luca Signorelli, Giovanni e Mattia Della Robbia, Simone Cantarini, Ercole Ramazzani, Claudio Ridolfi e molti altri artisti dei secc. XVI-XX.
Opere di Ridolfi si trovano anche nella chiesa di Sant’Agata e nella chiesa agostiniana di Santa Maria, che custodisce anche una “Annunciazione” di Mattia della Robbia. Notevole la decorazione a stucco della chiesa di San Francesco.
Il Museo Archeologico Statale è allestito nel chiostro dell’ex convento di San Francesco. E’ uno dei pochi musei delle Marche con materiali preistorici e protostorici.
Nell’ex convento si trova anche il Centro culturale “San Francesco”, che ospita un prezioso ed antico archivio storico e una collezione di opere contemporanee degli artisti Edgardo Mannucci, Quirino Ruggeri, Bruno D’Arcevia e Giuseppe Gigli.
In cima alla collina si stende il Parco “Giacomo Leopardi”, un tempo orto botanico del corpo forestale. Tra pittoreschi sentieri e suggestive piazzole vi si possono ammirare (e sentire i profumi) di specie rare e protette.
Particolarmente suggestivo è l’itinerario nei nove castelli di Arcevia: Avacelli, Castiglioni, Caudino, Loretello, Montale, Nidastore, Palazzo, Piticchio e San Pietro. Intatti nel loro aspetto medievale, racchiudono anche opere di Ercole Ramazzani, artista manierista (sec. XVI), nativo di Rocca Contrada.
Arcevia è rinomata anche per la tradizione gastronomica, basata su piatti di carne, sulla norcineria e sulla preparazione di dolci che vanno abbinati alla produzione locale di Verdicchio e Rosso Piceno. In tempi recenti è stata reintrodotta la coltivazione del mays ottofile, una varietà autoctona che era scomparsa.
Nel mese di febbraio si tiene “Una domenica andando a Polenta”, manifestazione nata per valorizzare proprio il mays locale, mentre l’ultima domenica di settembre, dagli anni trenta del Novecento, c’è la caratteristica “Festa dell’Uva”.
Informazioni
Popolazione: 4400 abitanti ca.
Superficie: 126,40 mq.
Altezza: 535 m. s.l.m.
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