Ci pensa Feel Senigallia a ricordarti cosa fare e quali sono le novità entusiasmanti in città (e dintorni).
Borgo di origine medievale, si adagia su una cresta collinare alla destra orografica del fiume Misa, a circa 25 km da Senigallia.
Borgo di origine medievale, si adagia su una cresta collinare alla destra orografica del fiume Misa, a circa 25 km da Senigallia.
Centro feudale poi, dal 1238, Comune con propri statuti, è racchiuso entro una ben conservata cinta muraria spezzata da dieci torrioni.
Spicca la Porta della Croce (XIII-XIV sec.), con lunetta affrescata in tempi recenti dal pittore neomanierista Bruno d’Arcevia.
Nei secoli vi si sono sviluppati tre monasteri: quello di S. Carlo Borromeo (trasformato e frammentato in alloggi), di cui resta visibile la torre campanaria; quello di S. Francesco (XIV sec.), oggi Palazzo Comunale con chiostro e porticato; quello di Santa Maria Maddalena (XVI sec.) con l’omonima chiesa di forma ellittica con tre altari e cantoria di legno.
Suggestivi ambienti del complesso comunale, adiacenti al monastero di S. Maria Maddalena, ospitano il Museo delle Arti Monastiche “Le stanza del tempo sospeso” che conserva oggetti di uso comune delle monache clarisse dal XVI al XIX secolo e propone al visitatore un coinvolgente percorso teatrale audioguidato.
Nel nucleo storico si trovano anche la cinquecentesca Chiesa di Santa Croce, con affresco di Giovanni Battista Lombardelli (XVI sec.) e la chiesa di San Michele, del 1290, con presbiterio rialzato ed archi a sesto acuto.
Fuori dalla cerchia muraria, la chiesa di Santa Maria de Abbatissis, a tre navate e cinque altari, edificata nella prima metà del Duecento, ospita i resti e la pala del Beato Gherardo, patrono del paese, un organo del 1850 e una cantoria di legno.
A circa 3 km, nelle campagne, la chiesa di San Fortunato, ad aula unica, custodisce un ciclo di affreschi eseguiti nella seconda metà del ‘400 da Andrea da Jesi il Vecchio e Giovanni da Pesaro.
Oltre la frazione di Osteria, in prossimità della Fornace Hoffmann, si ammira una possente quercia detta “Cerqua Grossa”: alta 22 metri, ha una chioma di 34 metri di circonferenza e una età stimata tra i 300 ed i 400 anni.
Serra de’ Conti lega il suo nome anche alla coltivazione di un antico legume, la cicerchia (ottima in zuppe e minestre, in purea, come farina per paste) tutelata da un Presidio Slow Food.
LA CAMPAGNA SERRANA
Dolci e morbide colline dove l’azione sapiente e rispettosa dell’uomo ha creato un mosaico paesaggistico caratterizzato da vigneti e campi coltivati punteggiati dalla presenza delle case coloniche, testimonianza dei tempi della mezzadria. Girovagando per le campagne si possono ammirare stupendi ed inaspettati panorami, che dalle vette appenniniche arrivano ad abbracciare anche la costa adriatica, ed imbattersi in secolari e monumentali querce disseminate nel territorio. In questa galleria vi presentiamo alcuni scorci suggestivi della nostra campagna.
Ci pensa Feel Senigallia a ricordarti cosa fare e quali sono le novità entusiasmanti in città (e dintorni).