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Dopo Mozart, Rossini, Puccini e Monteverdi la nostra attenzione si rivolge ora ad uno dei più grandi compositori del melodramma italiano: Giuseppe Verdi. E ad una delle sue opere più conosciute in tutto di tutto il mondo: Aida. Un’opera di repertorio, ossia una delle opere che vengono maggiormente rappresentate, considerata una delle più belle della storia dell’opera .
Raccontare Aida ai bambini offre anche l’occasione di raccontare Verdi: Giuseppe Fortunino Francesco nato nel piccolo paese di Roncole. Il bambino che sognava la musica , l’enfan prodige che suonava l’organo ad orecchio nella chiesa del paese, che percorreva chilometri a piedi per andare a lezione di musica, che non è stato ammesso al conservatorio. Il ragazzino timido e scarso di parole che s’affacciava affascinato dalla porta dell’osteria di famiglia per ascoltare un suonatore di violino ambulante.
E come è nostra abitudine a condurci nell’opera, sarà un insolito personaggio: un custode. Non il custode di un teatro,e nemmeno quello di una casa, di un giardino o di una stalla come ne aveva tanti il Maestro nelle sue tenute. Un custode di un curioso cimitero di campagna! Niente paura , qui non ci sono fantasmi, ne scheletri. Questo è un cimitero che canta e suona! Già, perché si sa che nelle opere di verdi muoiono tutti o quasi. Anche nell’Aida tutto finisce in una tomba. Ma la musica di verdi e immortale e tra ironia e po’ di poesia ecco che il piccolo cimitero si trasforma , si copre di sabbia, si ergono piramidi, e prende vita la storia di Radames e di Aida, bella, bella da morir!
Una produzione: Teatrolinguaggi, Fano
Distribuzione: Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata
Uno spettacolo di: Sandro Fabiani e Fabrizio Bartolucci
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