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Alla scoperta di rocche e castelli

Itinerario alla scoperta di rocche e castelli: le fortificazioni militari

Un viaggio affascinante tra le più straordinarie e armoniose strutture militari delle Marche.

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Corinaldo

Le mura Ore : 9:00 - Corinaldo

Le mura, sinonimo di libertà e indipendenza; bene prezioso, dunque, e oggetto di costante e accurata attenzione da parte delle autorità comunali che negli Statuti quattrocenteschi inseriscono la norma che obbliga il Podestà e i Priori a curare il perimetro difensivo. Bene monumentale, orgoglio e vanto dei corinaldesi che per secoli hanno assicurato alla comunità difesa e protezione dagli eserciti assedianti, così come libertà, autonomia e sovranità nelle proprie decisioni, le mura rappresentano quanto di più bello, prezioso e unico sia possibile mostrare al visitatore attento e curioso.Si tratta del perimetro fortificato meglio conservato delle Marche. Il viaggio che accompagnerà il visitatore sarà quindi quello delle mura, della guerra e della vita, partendo, se si vuole, da Porta Nova, ultimo accesso al centro storico, realizzato in occasione della addizione rinascimentale (1484-1490). Da segnalare la Torre dello Sperone da sempre riconosciuta quale simbolo delle mura di Corinaldo: si presenta come una poderosa torre pentagonale, alta circa 18 metri, costruita nel XV secolo a difesa del Cassero che sorgeva dove ora è la Chiesa del Suffragio. Il progetto, pur non esistendo documenti che lo comprovino, viene attribuito a Francesco di Giorgio Martini, architetto senese progettista di molte fortificazioni del ducato d’Urbino.

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Ostra

Le mura medievali Ore : 10:30 -  Ostra

L’unico baluardo difensivo che circonda Ostra sono le mura di origine medioevale. Si presuppone che siano state in gran parte interrate, per costruire la circonvallazione stradale. Hanno una lunghezza di circa 1.200 metri, sono terrapienate ed hanno un’altezza anche di 10 metri. Lo spessore, in alcuni punti, alle fondamenta raggiunge anche i 3 metri. Queste sono intervallate tutt’ora da 9 torrioni che in origine erano 12. Le mura erano interrotte dalla presenza di due (doppie) porte, una al lato nord (porta marina) e l’altra al lato sud (porta del mercatale). Queste due al suono della campana comunale regolavano la vita del paese. L’aspetto attuale, a parapetto continuo senza merli e ad archetti pensili nella parte volta ad est e a sud – est risale al secolo XV.

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Ostra Vetere

La singolare struttura urbanistica Ore : 11:30 - Ostra Vetere

Le più interessanti testimonianze artistiche del suo passato sono rappresentate da monumenti sacri e profani che ben si armonizzano con la singolare struttura urbanistica dell’abitato, compreso all’interno dell’antica cinta muraria tre-quattrocentesca, di cui gli androni, situati lungo un tratto delle mura, rappresentano un caratteristico camminamento di ronda coperto. Lungo il perimetro fortificato risalente al XV secolo si trovano le tre porte di accesso al borgo. Porta IV Agosto, già Porta Santa Croce, costituisce uno dei tre accessi al centro medievale. Il suo aspetto attuale è frutto di un tardo rimaneggiamento effettuato con intento esornativo. Porta Pesa del XIV secolo. E’ il più eminente tra gli accessi al centro murato, a pianta rettangolare e caratterizzata da un arco a sesto acuto e sovrastanti beccatelli. Oltre la porta si snoda l’agile scalinata che, risalendo il dorso della collina, conduce sino alla Piazza Giovanni Paolo II, su cui si affaccia la chiesa di Santa Maria di Piazza. Porta Nuova dove sorgeva il Cassero medievale e si estende su un lato delle fiancheggianti mura castellane.

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Pausa pranzo

ore 13:00
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Barbara

Il Castello e il Borgo Ore : 15:00 - Barbara

Il borgo di Barbara è costituito di due parti: il Castello, ovvero il centro fortificato duecentesco circondato da un perimetro fortificato e delimitato a Sud da Porta Roma e a Nord dalla porta dell’arco di Santa Barbara e il Borgo, ovvero l’abitato medievale che dalla porta dell’arco di Santa Barbara si allunga in un pendio o piaggia verso la chiesa neoclassica dell’Assunta. Il Castello, ristrutturato nel Quattrocento è tuttora circondato da una muraglia con scarpa, munita di quattro fortificazioni d’angolo e culminante in un imponente mastio sopraelevato, attualmente definito “‘il Torrione”. I due piccoli torrioni del lato Nord, quelli che affacciano su Via Castelfidardo, sono sostanzialmente integri, presentano ancora la postazione degli artiglieri, le merlature o le bocche da fuoco per colubrine o archibugi; l’alta torre posta sulla destra di Porta Roma è stata invece ricostruita negli anni ’60 in luogo di un precedente torrione quattrocentesco diroccato in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. È visibile il basamento di una quarta casa-torre, posta tra porta dell’arco di Santa Barbara e Via delle Mura.

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Serra de' Conti

Ore : 16:00 - Serra de' Conti

Il centro storico di Serra de’ Conti offre un esempio significativo di impianto urbano di origine duecentesca, riadattato e trasformato prima in età tardomedievale e poi moderna sotto la spinta dei mutamenti economici-sociali. Lungo il perimetro della città antica, situata su una cresta collinare lungo la valle del fiume Misa, corre la cinta muraria spezzata da dieci torrioni e da una monumentale porta fortificata.Delle tre porte originarie rimane solamente la Porta della Croce, le altre due sono state demolite nel corso dell’800. La Porta della Croce è una delle più significative testimonianze di architettura militare tre-quattrocentesca. In origine era munita di ponte levatoio e guardata da torrioni. Porta Santa Maria fu demolita nel 1867 perché ostacolava il transito dei carri e privava di aria e luce il convento di San Carlo. Stessa sorte toccò alla porta di Santa Lucia, ricostruita in posizione più avanzata ed in stile neo-classico alla metà dell’800 e parzialmente smantellata dopo il 1882 per motivazioni analoghe a quanto visto per la porta di Santa Maria.

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Arcevia

Ore : 17:00 - Arcevia

La visita di Arcevia può iniziare dalla poderosa cinta muraria (secc. XIII-XVI), percorribile in più punti, di cui rimangono alcuni torrioni circolari, due torrioni poligonali, e quattro delle cinque porte originarie, di cui si segnalano la Porta Romana, Porta di Santa Lucia, completamente ricostruita con la casa ed il rivellino nel 1476 e la splendida Porta Sant’Agostino (1522), ricavata in una rondella tronca, con ancora la bertesca e le sedi di scorrimento del ponte levatoio, entrambe opera di maestri lombardi. In ultimo la Porta del Sasso, oggi ridotta ad un semplice arco a tutto sesto, nell’antico borgo.Da qui, in caso di pericolo, si poteva comunicare con i nove castelli disseminati sul territorio circostante, piccoli borghi fortificati di impianto tre-quattrocentesco, che hanno conservato le loro peculiarità tipologiche fino ad oggi. I nove castelli di Arcevia sono piccoli centri abitati in cui le case sono circondate e protette da possenti mura fortificate, dalle quali si possono godere splendidi panorami. Si trovano in piccoli borghi di notevole importanza storico-artistica che meritano di essere visitati uno per uno. Avacelli, Castiglioni, Caudino, Loretello, Montale, Nidastore, Palazzo, Piticchio, San Pietro in Musio, conservano le testimonianze di tempi burrascosi dove le mura di cinta costituivano l’unica effettiva e reale difesa. Irte rampe di accesso, porte bastionate, torrioni e guardiole, camminamenti coperti rappresentano elementi comuni di questi luoghi fortificati.

Rocca Roveresca

Uno straordinario libro di storia Ore : 18:00 - Piazza del Duca Senigallia 60019 Ancona Senigallia

La Rocca Roveresca può essere definita uno straordinario libro di storia: infatti è il risultato della sovrapposizione di strutture difensive succedutesi nei secoli, fin dalle origini della città, in un sito di determinante importanza strategica. Essa, infatti, ha la caratteristica di racchiudere dentro le sue mura, non sempre in maniera nascosta, le fortificazioni precedenti. Lo sconosciuto progettista di una “rocchetta non molto granda” voluta dal cardinale Egidio Albornoz nel 1350 ingloba l’antica torre di pietra e sarà a sua volta inglobata dagli architetti operanti, a cavallo della metà del XV secolo, presso la corte di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Sarà infine Giovanni Della Rovere con gli architetti Luciano Laurana e Baccio Pontelli a dare alla Rocca la possente forma attuale nell’ultimo quarto del XV secolo. Venuto meno il saltuario uso residenziale del periodo roveresco, la Rocca venne adibita a carcere pontificio. Fanno capolino nel percorso di visita testimonianze di epoche apparentemente scomparse (la torre altomedievale, blocchi di epoca romana, la fortezza trecentesca e quella malatestiana) che stanno a significare come la Rocca è come un libro di pietra e mattoni che racchiuda dentro di sé la storia della città di Senigallia.

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