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Le chiese storiche di Senigallia

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Chiesa di Santa Maria del Ponte al Porto

Senigallia

La Chiesa di Santa Maria del Ponte al Porto prende il suo nome dall’unico ponte che univa le due sponde del Misa. Nel rione porto esisteva già una piccola chiesa dal 1456, di cui è ancora possibile riconoscere le porte sulla facciata laterale. A causa di alcune alluvioni, la chiesa subì varie modifiche. Nel 1858 fu costruita la struttura odierna in stile neoclassico su progetto dell’architetto Giuseppe Ferroni, allievo di Pietro Ghinelli e autore della Cappella della Madonna della Speranza presso il Duomo di Senigallia. Come ricorda l’iscrizione posta sulla facciata principale, la ricostruzione fu possibile grazie a una donazione del senigalliese Papa Pio IX.

La vita quotidiana del quartiere porto era fortemente legata all’attività marittima e la leggenda narra del ritrovamento di un crocifisso ligneo nei fondali marini tuttora custodito all’interno della chiesa.

Chiesa della Croce

Senigallia

 

logo  immagine Chiesa dell'Immacolata

Chiesa dell'Immacolata

Senigallia

Al termine di via Cavour spicca la Chiesa dell’Immacolata.

La prima struttura risale al 1630. Dopo il terremoto del 1930, l’edificio fu ricostruito. In questa occasione è stata annessa la “Cappella ai caduti del Volo”, a destra dell’entrata, mentre l’interno della chiesa è stato arricchito con opere che ricordano la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, avvenuta per opera del senigalliese Papa Pio IX nel 1854.

La facciata ha uno stile gotico lombardo con rosone, archetti a sesto acuto e capitelli corinzi. La lunetta in maiolica nel portale d’ingresso è opera dello scultore senigalliese Enrico Mazzolani.

Chiesa di San Rocco - Auditorium

Senigallia

In Piazza Garibaldi, di fronte al Duomo di Senigallia, sorge l’ormai sconsacrata San Rocco.

La storia della Chiesa di San Rocco è legata alla compagnia dei Santi Rocco e Sebastiano sorta a Senigallia nel 1575 ma la costruzione di questo edificio è più tarda e risale all’ampliamento del XVIII secolo.

La facciata presentava due ordini architettonici; purtroppo durante il terremoto del 1930 tutta la parte superiore, che sovrastava gli edifici circostanti, è andata distrutta, così come il campanile retrostante.

Successivamente San Rocco è stata convertita in Auditorium e oggi ospita concerti, convegni e spettacoli.

Chiesa Cattedrale di San Pietro

Senigallia

La diocesi di Senigallia ha una storia antica, risalente al VI secolo.

La cattedrale ha avuto diverse collocazioni e ricostruzioni nel corso dei secoli: la prima vicino al baluardo della Penna, distrutta poi nel 1458 da Sigismondo Pandolfo Malatesta, venne sostituita da una seconda costruzione fino a giungere all’attuale cattedrale, rivestita e decorata in stile dorico e corinzio inaugurata con una nuova facciata in stile neoclassico, donata da Papa Pio IX.

Il Palazzo vescovile in Piazza Garibaldi ospita inoltre la Pinacoteca Diocesana di Arte Sacra che, oltre ad essere residenza vescovile, custodisce pregevoli oggetti sacri e profani, fra cui il dipinto “La Madonna del Rosario e San Domenico” di Federico Barocci.

Chiesa di Santa Maria Maddalena

Senigallia

La celebre Fiera della Maddalena nacque nel XIII secolo, dopo che alcune reliquie della santa e di suo fratello Lazzaro furono portate a Senigallia da una principessa marsigliese, sposa di un signore locale.

Esse furono poste in una chiesa che successivamente prese il nome di Chiesa della Maddalena e divennero oggetto di venerazione tale da richiamare moltissimi pellegrini.

L’edificio fu ricostruito da Giovanni della Rovere nel 1480 ma la struttura odierna risale a una terza ricostruzione del 1756, dove oggi, all’interno, è sepolto il celebre matematico senigalliese Giulio Carlo Fagnani.

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Chiesa di Santa Maria Assunta detta Chiesa dei Cancelli

Senigallia

Ora vi trovate davanti ai peculiari cancelli della Chiesa di Santa Maria Assunta, chiamata, per l’appunto, Chiesa dei Cancelli.

La facciata vera e propria è arretrata di circa tre metri dal filo della strada e la chiesa ha un profilo tipicamente ottocentesco. All’interno è custodito un Organo Bazzani del 1856 restaurato nel 2005.

L’edificio odierno è stato inaugurato nel 1854 a seguito di una ristrutturazione finanziata da Papa Pio IX. Lo ricordano il grande stemma papale e l’iscrizione posti appena sotto il frontone. Il Pontefice volle destinare questo luogo rinnovato alle pratiche religiose dei giovani che studiavano nel vicino Ginnasio Pio e di tutti i religiosi che vi risiedevano.

Oggi, anche grazie al restauro del 2018, la Chiesa dei Cancelli ospita varie manifestazioni culturali come concerti e spettacoli teatrali, nonché convegni e incontri.

Chiesa San Martino

Senigallia

La chiesa di San Martino, cui denominazione si lega al culto del santo del mantello condiviso con Gesù, ha una lunga storia.

La prima edificazione che sorgeva fuori dalle mura cinquecentesche è risalente al XIII secolo fin quando non venne affidata nel 1468 ai Servi di Maria che ne curarono la costruzione.

La struttura odierna risalente al 1736, conferibile agli
architetti Rossi e Valeri conserva al suo interno stucchi che la rendono emblema del Barocco

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Chiesa del Carmine

Senigallia

La Chiesa di S. Maria del Carmelo e San Biagio Vescovo e Martire è chiamata dai senigalliesi Chiesa del Carmine.

Nel 1587 la Sig.ra Servilia Bisconti lasciò una cospicua eredità all’Ordine dei Carmelitani per la costruzione di un convento con chiesa annessa, che vennero quindi costruiti nel 1628.

L’interno è in stile sobriamente settecentesco con una sola navata e predominano i colori rosso e oro. La pala d’altare è un dipinto a olio su tela raffigurante la “Madonna del Carmelo che dona lo scapolare a San Simone Stock”, attribuito allo jesino Antonino Sarti (1580 – 1647).

La chiesa dedicata alla Madonna del Carmine ha trovato un rinnovato culto per la presenza delle reliquie di San Valentino. Collocate in un’urna sotto l’altare, furono tratte nel 1807 dalle catacombe di S. Priscilla in Roma e donate dal Cardinale Domenico Lucciardi al Priore dell’epoca nel 1853.

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Chiesa del Portone

Senigallia

Al termine di viale Leopardi, vicino la confluenza del torrente Penna con il fiume Misa, sorgeva il borgo detto del Portone. Il nome derivava dalla grossa portella chiamata in dialetto “spurton” che sin dalla fine del XVI secolo regolava l’acqua dell’ansa del Misa. L’antica presenza di questo insediamento suburbano, che viveva della pesca con le bilance, è testimoniata dalla chiesa omonima, documentata sin dal 1628.

L’attuale Chiesa del Portone fu consacrata il 18 ottobre 1934 ed è la terza costruzione nel tempo. Dopo la demolizione della seconda struttura a causa del terremoto del 1930, la chiesa fu ricostruita nella sede attuale, al centro del Piazzale della Vittoria, circondata dalle belle ville, alcune in perfetto stile Liberty, del nuovo quartiere in cui si espanse la città.

Ricorda il vecchio sito una piccola icona inserita nell’antico quadro raffigurante “La Madonna della Neve”, titolare della chiesa, posto nell’omonima cappella, a sinistra dell’altare maggiore.

ingresso gratuito icon

Ingresso Gratuito

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