Ci pensa Feel Senigallia a ricordarti cosa fare e quali sono le novità entusiasmanti in città (e dintorni).
la Cicerchia è un legume povero la cui produzione era stata nel tempo abbandonata prima di venire ripresa e valorizzata al punto di farla diventare un presidio slow food.
La cicerchia, lathyrus sativus, è una leguminosa a granella e proviene da una pianta erbacea annuale, abbastanza simile alla pianta dei ceci. La sua origine è molto antica e proviene dal Medio Oriente; Come tutti 117 i legumi ha caratteristiche nutrizionali interessanti, sia per l’elevato contenuto di proteine e amido sia per la scarsa quantità di grassi. Buona presenza di vitamine B1, B2 e PP, calcio, fosforo e fibre.
Oltre a essere un alimento saporito, si può conservare a lungo una volta essiccata.
Nel territorio di Serra de’ Conti, si coltiva con tecniche a basso impatto ambientale, una varietà particolare di cicerchia: piatta e spigolosa, con colorazioni che vanno dal grigio al marrone maculato, con una buccia poco coriacea e un gusto meno amaro delle altre varietà.
Non ha bisogno così di tempi lunghi di ammollo bastano 8 ore e solo 45 minuti di cottura.
Queste caratteristiche la rendono apprezzabile al gusto e adatta a piacevoli ricette sia tradizionali che innovative.
Lasciare a bagno per una notte i legumi. Tagliare a dadini le verdure, far bollire per 45 minuti la cicerchia e al termine lasciarla nell’acqua di cottura. Versare l’olio extra vergine di oliva in una pentola, aggiungere le verdure a freddo e far cuocere per pochi minuti. Scolare la cicerchia e versarla nella pentola al brodo,
continuando la cottura per 10 minuti. Preparare quattro scodelle, sfregandole a piacere con l’aglio. Versare la zuppa molto calda, aggiungendo dadini di pane tostato, erba cipollina, pepe e un filo d’olio extra vergine di oliva.
Ci pensa Feel Senigallia a ricordarti cosa fare e quali sono le novità entusiasmanti in città (e dintorni).