Ci pensa Feel Senigallia a ricordarti cosa fare e quali sono le novità entusiasmanti in città (e dintorni).
La Rocca Roveresca è tappa irrinunciabile nella visita della città di Senigallia. La Rocca può essere definita uno straordinario libro di storia: infatti è il risultato della sovrapposizione di strutture difensive succedutesi nei secoli, fin dalle origini della città, in un sito di determinante importanza strategica.
Alla struttura difensiva presente sin dalla fondazione romana della città, si sono nel tempo aggiunti torri e bastioni: sono ancora visibili le testimonianze della trecentesca Rocchetta voluta da Egidio Albornoz, a ridosso della quale sorse poi nel 1450 la Rocca di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1450).
La struttura attuale del monumento è dovuta a Giovanni della Rovere, signore di Senigallia, e genero di Federico III da Montefeltro, duca di Urbino. Fu appunto il duca Federico che mise a disposizione di Giovanni i migliori architetti dell’epoca: Luciano Laurana e Baccio Pontelli. L’intervento iniziò nel 1478 con lo scopo di adattare la rocca alle nuove esigenze difensive. Nel 1503 la Rocca venne espugnata da Cesare Borgia che proprio a Senigallia compì la celebre strage descritta da Niccolò Machiavelli.
La Rocca Roveresca è unica nel suo genere perché non fu solo una fortezza, ma anche dimora signorile, sede di una scuola di artiglieria fondata da Guidubaldo della Rovere nel 1533; estintasi la dinastia ducale, dopo il ritorno della città sotto il dominio della Chiesa nel 1631, fu carcere pontificio ed orfanotrofio.
Oggi ospita mostre d’arte e prestigiose manifestazioni culturali.
Alla struttura difensiva presente sin dalla fondazione romana della città, si sono nel tempo aggiunti torri e bastioni: sono ancora visibili le testimonianze della trecentesca Rocchetta voluta da Egidio Albornoz, a ridosso della quale sorse poi nel 1450 la Rocca di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1450).
La struttura attuale del monumento è dovuta a Giovanni della Rovere, signore di Senigallia, e genero di Federico III da Montefeltro, duca di Urbino. Fu appunto il duca Federico che mise a disposizione di Giovanni i migliori architetti dell'epoca: Luciano Laurana e Baccio Pontelli. L'intervento iniziò nel 1478 con lo scopo di adattare la rocca alle nuove esigenze difensive. Nel 1503 la Rocca venne espugnata da Cesare Borgia che proprio a Senigallia compì la celebre strage descritta da Niccolò Machiavelli.
La Rocca Roveresca è unica nel suo genere perché non fu solo una fortezza, ma anche dimora signorile, sede di una scuola di artiglieria fondata da Guidubaldo della Rovere nel 1533; estintasi la dinastia ducale, dopo il ritorno della città sotto il dominio della Chiesa nel 1631, fu carcere pontificio ed orfanotrofio.
Oggi ospita mostre d'arte e prestigiose manifestazioni culturali.
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